Rimini 2025 La Passione della Chirurgia: si conclude il congresso nazionale ACOI numero 43

Si è concluso a Rimini il 43° Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), il principale evento dedicato alla chirurgia ospedaliera in Italia.

Presieduto dal Dott. Gianluca Garulli, il congresso ha riunito oltre 2.500 partecipanti tra professionisti, esperti e operatori del settore. Le giornate di lavoro hanno affrontato temi cruciali come la sostenibilità del sistema sanitario, la formazione continua e l’intelligenza artificiale in medicina.

Tra le novità più rilevanti di questa edizione, l’introduzione di corsi dedicati all’IA applicata alla chirurgia, a conferma di una crescente attenzione verso l’innovazione e le tecnologie d’avanguardia.

Il programma ha incluso workshop, tavole rotonde e due moderni cadaver lab, offrendo ai partecipanti esperienze formative altamente pratiche.

Durante il congresso, il Presidente ACOI, Vincenzo Bottino, ha lanciato un forte appello contro le nomine dirette dei primari, definendole “vere e proprie occupazioni d’ufficio” e sollevando un importante dibattito sul tema della trasparenza e meritocrazia nella sanità pubblica.

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Intervento del Dott. Garulli alla Cerimonia Inaugurale

Intervista post evento

ACOI, il Comunicato stampa di chiusura

SANITÀ, CHIRURGHI: SI CHIUDE A RIMINI CONGRESSO ACOI 2025. BOOM DI PRESENZE, FOCUS SU AI, CADAVER LAB E OCCUPAZIONI ILLEGALI OSPEDALI

Il Presidente ACOI Bottino sulle direzioni ospedaliere: “Deve tornare l’etica. Denunceremo e faremo ricorsi in tutta Italia”

Rimini, 4 giugno 2025 – Si è chiuso oggi al Palacongressi di Rimini il 43° Congresso Nazionale dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), il principale appuntamento della chirurgia ospedaliera italiana. Con oltre 2.500 iscritti, più di 50 sessioni scientifiche, 356 contributi video, workshop e tavole rotonde, il Congresso ha superato ogni aspettativa, coinvolgendo anche migliaia di spettatori online tra dirette e approfondimenti.

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Oltre alla partecipazione da record, a distinguere questa edizione è stata la qualità e l’innovazione dei contenuti. Per la prima volta in un congresso medico italiano sono stati organizzati due Cadaver Lab, sessioni pratiche di dissezione anatomica su cadavere, altamente formative. Accanto a questi, due corsi interamente dedicati all’intelligenza artificiale applicata alla chirurgia, a conferma dell’attenzione di ACOI verso una medicina sempre al passo con le trasformazioni tecnologiche e scientifiche.

L’evento ha visto anche la partecipazione di numerose autorità istituzionali e sanitarie – tra cui il Sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, il Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera Luciano Ciocchetti, e il Tenente Generale della Sanità Militare Carlo Catalano – e si è concluso con l’indicazione della città di Palermo per ospitare l’evento nel 2026.

Presieduto da Gianluca Garulli, il Congresso è stato il palcoscenico anche per lanciare un messaggio forte dal punto di vista politico e professionale. Il Presidente ACOI, Vincenzo Bottino, ha denunciato infatti apertamente il fenomeno delle nomine dirette dei primari da parte delle Università in accordo con le Regioni: “Siamo di fronte a vere e proprie occupazioni d’ufficio, – spiega Bottino – in cui le Direzioni delle UOC vengono affidate senza concorsi pubblici a dirigenti universitari nominati per convenzione. Noi chirurghi ospedalieri, invece, affrontiamo selezioni pubbliche rigorose. È una profonda ingiustizia, una deriva etica e procedurale che non può essere tollerata”.

Il Presidente ACOI ha poi annunciato che l’associazione ha già incaricato un legale per predisporre tutti gli atti necessari a contrastare formalmente queste pratiche: “Da Rimini parte una campagna nazionale di denuncia. Abbiamo incaricato un legale e avvieremo ricorsi in tutta Italia per difendere la dignità professionale e il ruolo dei chirurghi ospedalieri. Cinque anni fa, durante la pandemia, eravamo definiti eroi. Oggi siamo esclusi dai nostri stessi ospedali. Non lo permetteremo”.

Il 43° Congresso ACOI non è stato soltanto un evento scientifico di riferimento ma un atto di consapevolezza e di responsabilità. Da Rimini, la comunità dei chirurghi ospedalieri ha lanciato un messaggio chiaro: l’innovazione è importante ma senza giustizia e trasparenza, la sanità pubblica perde la sua anima.