Resezione/Asportazione dello Stomaco: guida per il paziente

Questa guida fornisce informazioni pratiche per il decorso post-operatorio dopo un intervento di gastrectomia (asportazione dello stomaco). Ogni paziente ha un percorso di recupero individuale, quindi è importante seguire sempre le indicazioni specifiche del proprio chirurgo e dell’équipe medica.

Per informazioni complete su ricovero e degenza, consulti la nostra guida al paziente per il ricovero e la dimissione. Questa risorsa contiene tutte le indicazioni pratiche per prepararsi al meglio all’intervento e al soggiorno in ospedale.

Decorso post-operatorio

Gli interventi di gastrectomia prevedono un ricovero ospedaliero di 1-2 settimane, con una degenza media di 7-10 giorni. Durante il ricovero il paziente viene tenuto sotto osservazione e assistito nella fase di recupero con terapie antidolorifiche.

Nei primi giorni dopo l’intervento può essere eseguita una radiografia con mezzo di contrasto per controllare la tenuta delle anastomosi (le suture intestinali).

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Tipi di intervento

Gastrectomia parziale (subtotale)

Prevede l’asportazione della parte inferiore dello stomaco, mantenendo la porzione superiore che viene collegata all’intestino tenue.

Gastrectomia totale

Comporta la rimozione completa dello stomaco con successiva anastomosi tra esofago e intestino tenue.

Tecniche chirurgiche

L’intervento può essere eseguito con:

  • Chirurgia tradizionale (laparotomica): incisione a livello dell’addome
  • Chirurgia laparoscopica: tecnica mini-invasiva con 3-4 piccole incisioni, che permette tempi di recupero più brevi

Gestione post-operatoria immediata

Primi giorni

Subito dopo l’intervento e per almeno un paio di giorni il paziente deve essere sottoposto a drenaggio chirurgico per rimuovere i fluidi in eccesso e alimentato per via endovenosa.

Viene generalmente applicato un catetere dal naso allo stomaco per rimuovere eventuali liquidi e aiutare a evitare le nausee.

Mobilizzazione

Già dalla prima o seconda giornata post-operatoria il paziente può mobilizzarsi e gradualmente tornare alle normali attività, con scarso dolore controllabile con blandi antidolorifici.

Alimentazione post-operatoria

La gastrectomia richiede un cambiamento radicale delle abitudini alimentari, che rappresenta l’aspetto più importante del recupero.

Obiettivi dell’alimentazione

L’intervento nutrizionale ha lo scopo di prevenire la perdita di peso e la malnutrizione, favorire la guarigione dei tessuti, integrare le carenze nutrizionali e permettere al tratto intestinale di sostituire le funzioni dello stomaco.

Modalità alimentari

È necessario consumare piccoli pasti più volte al giorno, evitare cibi ricchi di fibre nelle prime fasi, assumere integratori vitaminici e minerali.

L’alimentazione inizialmente è endovenosa, poi si passa gradualmente ai liquidi e infine ai cibi solidi man mano che l’intestino riprende le sue funzioni.

Prima fase (1-2 mesi)

Seguire un’alimentazione leggera e povera di scorie: pasta e riso bianchi, carne e pesce magri, uova, patate, passati di verdure, olio extravergine d’oliva a crudo.

Alimenti da evitare

Evitare alcolici, tè, caffè, cioccolata e cacao. Evitare tutti i cibi fritti, alla griglia e tostati.

Idratazione

Bere molto per compensare le perdite idriche e preservare l’equilibrio idro-salino.

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Possibili complicanze post-operatorie

Sindrome da svuotamento rapido (Dumping syndrome)

Si manifesta con rapido passaggio del cibo nell’intestino tenue, causando nausea, ipotensione e gonfiore addominale. Può essere precoce (10-30 minuti dopo i pasti) o tardiva (1-3 ore dopo).

La forma precoce comprende sintomi gastrointestinali e vasomotori (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, cefalea). La forma tardiva si manifesta con sudorazione, debolezza e confusione legata all’alterazione dei livelli di zucchero nel sangue.

Perdita di peso

È frequente la perdita di peso perché il senso di sazietà viene raggiunto più velocemente. Può essere dovuta anche ad un’alterata produzione di ormoni del tratto gastroenterico.

Malassorbimento

La gastrectomia può provocare malassorbimento, riducendo la capacità dell’intestino di assorbire i principi nutritivi. Circa il 10% dei pazienti presenta dolori crampiformi e steatorrea.

Controlli e follow-up

È necessario controllare e integrare eventuali deficit delle vitamine liposolubili. È auspicabile che ogni paziente gastrectomizzato venga sottoposto a valutazione nutrizionale presso una struttura specializzata.

Gestione del dolore

Il dolore post-operatorio è gestito efficacemente con analgesici. Se il dolore persiste, è importante informare tempestivamente il medico per ricevere analgesici più efficaci.

Medicazione e cura della ferita

Talvolta viene posizionato un drenaggio per la ferita per garantire che cicatrizzi adeguatamente. Le dimissioni avvengono mediamente dopo 7-10 giorni. Se la ferita non è completamente guarita, sono possibili le dimissioni ma il paziente dovrà sottoporsi a medicazioni fino alla completa cicatrizzazione.

Tempi di recupero

Il recupero completo può richiedere diversi mesi. Alla fine, lo stomaco e l’intestino tenue si allungheranno e il paziente sarà di nuovo in grado di consumare più fibre e mangiare pasti più grandi.

Indicazioni per la dimissione

Prima delle dimissioni è di norma fissato un appuntamento con il medico oncologo per discutere eventuali problemi post-operatori.

La prevenzione è il primo passo per la tua salute

Una visita di controllo è fondamentale per la diagnosi precoce. Il Dott. Garulli è a tua disposizione per un consulto specialistico.

Raccomandazioni generali

La gastrectomia, se effettuata al momento opportuno e seguendo le indicazioni mediche, può avere risultati positivi. È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni nutrizionali e i controlli periodici per garantire il miglior recupero possibile.

Il supporto nutrizionale deve essere personalizzato in relazione allo stato nutrizionale e alle esigenze del singolo paziente, poiché varia molto la tollerabilità verso gli alimenti.