Questa guida fornisce informazioni pratiche per il decorso post-operatorio dopo un intervento di ernia ombelicale e/o laparocele. Ogni paziente ha un percorso di recupero individuale, quindi è importante seguire sempre le indicazioni specifiche del proprio chirurgo e dell’équipe medica.
Per informazioni complete su ricovero e degenza, consulti la nostra guida al paziente per il ricovero e la dimissione. Questa risorsa contiene tutte le indicazioni pratiche per prepararsi al meglio all’intervento e al soggiorno in ospedale.
Decorso post-operatorio
Gli interventi di ernia ombelicale e laparocele possono essere eseguiti in day hospital o prevedere un ricovero di 1-4 giorni, a seconda della complessità dell’intervento e delle dimensioni dell’ernia.
La durata dell’operazione è compresa tra le 2 e le 3 ore per i casi più complessi, mentre interventi semplici possono durare meno.
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Tipi di intervento
Ernia ombelicale
È la protrusione di un viscere addominale attraverso un’apertura della parete muscolo-fasciale nella zona dell’ombelico, considerata una delle zone più deboli dell’addome.
Laparocele
È un’ernia che si forma sulla cicatrice di un pregresso intervento chirurgico addominale, dovuta al cedimento della parete muscolo-fasciale che può verificarsi anche a distanza di anni dall’operazione.
Tecniche chirurgiche
Chirurgia tradizionale (open)
Prevede un’incisione a livello della cicatrice precedente o dell’ombelico, isolamento del sacco erniario e posizionamento di una rete protesica.
Chirurgia laparoscopica
Tecnica mini-invasiva con 3-4 piccole incisioni addominali che permettono l’introduzione di telecamera e strumenti chirurgici. Offre vantaggi significativi in termini di decorso post-operatorio.
Gestione post-operatoria immediata
Primi giorni
Nei primi giorni dopo l’intervento possono essere somministrati farmaci antibiotici, antidolorifici e antitrombotici. In caso di interventi più complessi, possono essere posizionati tubi di drenaggio che vengono rimossi dopo alcuni giorni.
Posizione e mobilizzazione
Si raccomanda di mantenere una posizione semiseduta dal pomeriggio dell’intervento e di alzarsi per la prima volta in presenza del personale infermieristico.
Medicazione e cura della ferita
Chiusura della ferita
L’incisione chirurgica è generalmente chiusa con punti intradermici riassorbibili (non visibili sulla pelle). I cerottini impermeabili (steristrips) proteggono la ferita.
Doccia
È possibile fare la doccia dopo 3 giorni dall’intervento, se non è presente drenaggio. La cicatrizzazione completa avviene solitamente in 5-6 giorni.
Formazione cicatriziale
Nella regione ombelicale, nel giro di una settimana si formerà una zona dura dovuta alla normale reazione cicatriziale dei tessuti.
Sintomi normali nel post-operatorio
I seguenti sintomi sono assolutamente normali e non devono generare preoccupazione:
Dolore
Dolore nella regione operata di varia intensità, controllabile con analgesici prescritti.
Gonfiore ed ecchimosi
Gonfiore talvolta molto evidente nella zona operata e ecchimosi (colorazione blu-nerastra) sulla pelle che può estendersi fino al pube. Regrediscono in circa 2 settimane.
Febbre
Lieve febbre senza tremori o brividi, normale reazione dell’organismo allo stress operatorio.
Altri sintomi
Qualche goccia di sangue sulla medicazione, lievi bruciori, piccole fitte e mancanza di sensibilità che si attenueranno nel giro di qualche settimana.
Gestione del dolore e gonfiore
Il dolore viene controllato con la terapia prescritta e richiede la collaborazione attiva del paziente nel riferire eventuali necessità di dosi aggiuntive di antidolorifici.
È utile applicare una borsa di ghiaccio almeno 3 volte al giorno per i primi 2 giorni per favorire la riduzione di gonfiore ed ecchimosi.
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Contenzione post-operatoria
Una volta dimesso, il paziente dovrà indossare una fascia elastica contenitiva (pancera addominale) per almeno un mese. Questo supporto favorisce la guarigione e previene complicanze.
Limitazioni e precauzioni
Sforzi fisici
Evitare sforzi fisici per almeno 15 giorni dopo l’intervento. È normale sentire fastidi durante i cambi di posizione (da sdraiato a seduto e viceversa).
Attività quotidiane
- Evitare di sollevare pesi
- Evitare di chinarsi
- Astenersi dalla guida per almeno 48 ore (per gli effetti dell’anestesia sulla concentrazione)
Ripresa graduale delle attività
Dopo chirurgia mini-invasiva, il ritorno alla vita quotidiana è più rapido:
- Attività leggere: dopo alcuni giorni
- Lavoro sedentario: dopo una settimana
- Attività sportive intense: dopo 4-6 settimane, su indicazione medica
Alimentazione post-operatoria
Prime ore
Nelle prime ore è consentita l’assunzione di liquidi come tè, acqua e orzo.
Dieta graduale
Consumare pasti leggeri e poveri di grassi nei primi giorni. Evitare bevande gassate, contenenti caffeina e alcolici.
Idratazione
Mantenere un’adeguata idratazione che favorisce un pronto recupero post-operatorio.
Controlli post-operatori
Le visite mediche si svolgono durante la mattinata (ore 9-12) e il pomeriggio (ore 15-18:30). La dimissione avviene generalmente nel pomeriggio della seconda giornata post-operatoria, salvo diversa indicazione medica.
Quando contattare il medico
Contattare immediatamente l’équipe chirurgica se si presentano:
- Febbre a 39°C con brividi di freddo e/o tremori
- Dolore intenso e insopportabile
- Gonfiore abnorme
- Franco sanguinamento della ferita
- Dolore non controllabile con i farmaci prescritti
Complicanze specifiche del laparocele
Gonfiore post-operatorio
Il contatto della rete con i tessuti può creare una produzione anche molto abbondante di siero che viene riassorbito dall’organismo. Questa evenienza non compromette la riuscita dell’intervento, sebbene a volte necessiti di aspirazioni ambulatoriali.
Assestamenti della rete
Possono essere presenti lievi bruciori, specialmente nelle zone laterali della ferita, che coincidono con la ripresa dell’attività sportiva. Sono causati da assestamenti della rete sul muscolo in contrazione e scompaiono gradualmente.
Vantaggi della chirurgia laparoscopica
Quando possibile, la tecnica laparoscopica offre:
- Mini-invasività
- Riduzione della sintomatologia dolorosa post-operatoria
- Ritorno alle attività in tempi ridotti
- Riduzione delle recidive
- Possibilità di trattare ernie multiple nello stesso intervento
Prevenzione delle recidive
Il rischio di recidiva è ridotto grazie all’uso della rete protesica e all’approccio mini-invasivo, soprattutto se si seguono scrupolosamente le indicazioni mediche nel post-operatorio.
La prevenzione è il primo passo per la tua salute
Una visita di controllo è fondamentale per la diagnosi precoce. Il Dott. Garulli è a tua disposizione per un consulto specialistico.
Raccomandazioni generali
L’ernia ombelicale e il laparocele non si risolvono spontaneamente e tendono a ingrandirsi nel tempo. L’intervento chirurgico è l’unica terapia definitiva.
È fondamentale seguire le indicazioni del personale sanitario per garantire una guarigione ottimale e prevenire complicanze. La collaborazione attiva del paziente nel processo di recupero è essenziale per ottenere i migliori risultati.