La malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) va distinta dai semplici reflussi post-prandiali, che consistono nel passaggio occasionale di contenuto gastrico in esofago, ma deve essere considerata come una infiammazione della mucosa esofagea dovuta al reflusso continuo diurno e/o notturno.
A cosa è dovuta la malattia da reflusso gastroesofageo?
La causa della malattia da reflusso gastroesofageo va ricercata in un insufficiente funzionamento dello Sfintere Esofageo Inferiore (LES: Low Esophageal Sphincter) che separa l’esofago dallo stomaco, aprendosi al passaggio del bolo alimentare per poi richiudersi.
Questa condizione può manifestarsi senza una causa apparente, ma spesso è dovuta alla presenza di un’ernia iatale, cioè alla migrazione di un tratto di stomaco nella cavità toracica attraverso lo iato esofageo.
La perdita parziale o completa della funzione dello sfintere esofageo inferiore e di altri meccanismi antireflusso, è la prima condizione anatomica che conduce alla malattia da reflusso gastro-esofageo.
Quadro clinico della malattia da reflusso gastroesofageo e di ernia iatale
I sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo sono i bruciori e dolori retrosternali post-prandiali e notturni, accompagnati dalla sensazione stessa del reflusso. Faringiti, bronchiti ricorrenti ed asmatiche, infiammazioni del cavo orale con possibili carie, dolori similcardiaci possono essere i sintomi iniziali e addirittura dominanti che conducono il malato, in prima istanza, all’otorinolaringoiatra o al pneumologo o al cardiologo.
La diagnosi di malattia da reflusso gastroesofageo e di ernia iatale
La diagnosi di reflusso patologico e di ernia iatale viene formulata in base ai sintomi e agli esami strumentali: radiologico, endoscopico, la pHmanometria delle 24 h., e la manometria esofagea.
L’evoluzione naturale della malattia da reflusso gastroesofageo, l’esofagite e l’ulcera di Barret
La Malattia da reflusso gastroesofageo produce infiammazioni ed ulcerazioni che, se non trattate, possono andare incontro ad un loro incremento per numero e vastità fino a provocare emorragie, “l’Esofago di Barrett” che è da considerare sempre con grande attenzione, la stenosi.
Terapia conservativa nella malattia da reflusso
Nei casi iniziali possono essere sufficienti una terapia medica in grado di ridurre l’acidità gastrica ed una alimentazione povera di grassi e priva di alcool, caffè, tè e tabacco. Nei casi che si associno ad ernia iatale, con quadro clinico severo e che vanno incontro a ricadute dopo terapia medica, è necessario prendere in considerazione l’intervento chirurgico laparoscopico.
L’intervento chirurgico laparoscopico per malattia da reflusso ed ernia iatale
L’intervento è di principio laparoscopico, consiste nella risoluzione dell’ernia iatale, a volte applicando una rete adatta, e nel rafforzamento del LES utilizzando un tratto del fondo gastrico.
L’intervento viene eseguito in laparoscopia mediante cinque fori, ha la durata di circa 70′ comportando una degenza di 24-48 ore ed una breve convalescenza. I risultati precoci e a distanza di tempo sono eccellenti.
Consigli dopo l’intervento laparoscopico per malattia da reflusso e ernia iatale
Approfittare dell’intervento per astenersi definitivamente dal fumare. Masticare con accuratezza. Limitare il consumo di alcool, caffè, tè e di bevande gassate.